Dal 5 Ottobre al 3 Novembre 2012
A cura di Carolina Lio
La ricerca di Vacon Sartirani parte dagli immaginari del pop surrealism e dall’essenzialità cromatica della street-art e lo ha portato, negli anni, alla creazione di una sua propria e riconoscibile dimensione spettrale, che si definisce con la presenza di particolari microorganismi color rosa intenso, gli “Eidozoi”.
Queste strutture parassitarie, in espansione e dall’aspetto simile a larve, così come accade in molti film horror da “Il Demone sotto la pelle” di Cronenberg a “La cosa” di Carpenter, anche nelle opere di Sartirani prendono velocemente il sopravvento su una realtà di fondo che è costituita da situazioni e personaggi apparentemente comuni. Questi contesti, che in un primo momento appaiono realistici, sono in realtà avvolti da un freddo blu che ne congela ogni tratto vitale.
Una caratteristica che nei dipinti su tela restava in qualche modo ancora ambigua, ma che nei lavori su carta dell’ultima serie realizzata, “Spectre”, svela la sua vera natura. Infatti, in queste opere recenti è possibile vedere in trasparenza oltre i microorganismi che, risultando in questo caso meno invasivi, lasciano percepire chiaramente come al posto di quelle che credevamo essere figure umane ci siano in realtà solo spettri dai tratti diafani, le espressioni pallide e lo sguardo completamente vuoto .