A cura di Manfredi Brunelli Bonetti testo critico di Francesca Holsenn
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AVANTGARDEN GALLERY è lieta di inaugurare BEFORE WRITING la nuova mostra personale di MARCO GRASSI PHO. Per l’occasione l’artista italo-francese, legato alla galleria fin dalla sua fondazione, presenterà in anteprima un nuovo corpus di opere.
Marco Grassi Pho (Milano,1976) si avvicina all’arte del Writing a Parigi negli anni Ottanta. Nei primi anni Novanta, a Milano, si unisce alla crew 16K affermandosi come uno dei principali protagonisti della scena italiana, di quella che Francesca Alinovi definì arte di frontiera. Diplomato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove frequenta il corso di Luciano Fabro, avvia un percorso pittorico in studio fondendo l’estetica della pittura informale con gli elementi stilistici del Writing. La prima mostra personale è del 2005 con il patrocinio della Provincia di Milano; seguono le partecipazioni milanesi a Street Art Sweet Art, al PAC e a Junkbuilding, alla Triennale. Espone a Londra, Parigi, Los Angeles e Berlino. Nel 2013, insieme all’artista Matteo Bologna, forma il collettivo Le Grand Verre con il quale esplora le tecniche della fotografia analogica. La sua ricerca più recente e lo svilupparsi di una poetica sempre più matura, lo porta a concentrarsi sul paesaggio e su elementi naturali, primitivi, quasi a schierarsi per una resistenza a una contemporaneità insostenibile.
In BEFORE WRITING l’artista propone, attraverso opere declinate su varie tecniche, una riflessione sulle relazioni tra arte e natura e più in generale sulla collocazione dell’essere umano all’interno del trinomio storia, cultura e natura. Grassi invita a un viaggio, ci porta molto lontano nel passato, a prima della scrittura, nelle caverne dipinte del paleolitico, nella culla delle nostre origini culturali e tecnologiche, tra riappropriazione, ispirazione e creazione. Di grande effetto è l’opera luminosa site-specific Hommage à la Grotte des Trois-Frères con la quale Grassi omaggia i graffiti risalenti a 15 mila anni fa di una delle più famose grotte francesi. Il percorso concettuale dell’artista non manca di considerare le sue stesse origini, in mostra saranno infatti protagoniste le inedite trascrizioni, grandi lavori su tela, di forte impatto visivo ed emotivo. La mostra è corredata da una sonorizzazione appositamente composta dal produttore e musicista milanese Nic Sarno, la cui ricerca propone una rievocazione di suoni che toccano corde ancestrali e primigenie del nostro sentire.