16 Novembre – 21 Dicembre 2012
Di fronte a una realtà che conquista gradualmente la consapevolezza partendo da una unità indifferenziata la ragione incontra non poche difficoltà. Ma ciò che non può essere rappresentato dalla filosofia razionale può essere rappresentato dall’arte: l’artista riesce a rendere visibile lo Spirito che è nascosto nella materia; inoltre, mentre la riflessione filosofica mantiene aperta la separazione fra il soggetto e l’oggetto, l’intuizione estetica e l’opera d’arte annullano definitivamente quella separazione. L’arte può diventare quindi organo della conoscenza filosofica dell’Assoluto.
F. W. J. Schelling, Sistema della filosofia trascendentale
Avantgarden Gallery presenta da giovedi 15 novembre 2012 una serie inedita di opere degli artisti Gianluca Arienti e Mattia Correggiari
La mostra è un dialogo fra due giovani che da storie personali diverse decidono di confrontare i loro “dettagli personali” come rappresentazione del loro mondo interiore: l’eterna sfida dell’arte attraverso i suoi rappresentanti – gli artisti – mira a cogliere la realtà come volontà di comprensione oggettiva attraverso i linguaggi personali e del tutto soggettivi.
Gianluca e Mattia danno libero sfogo ad una mostra rousseauiana, espressione di un mondo selvaggio e in continua evoluzione che combatte fra la ragione e il sentimento.
Lotte inconsce che senza rivalità i due artisti proiettano all’esterno cercando pace nel dialogo generoso come solo due amici riescono a fare.
La tecnica delle opere é in pieno contemporaneo nel recupero dei materiali e nella loro trasformazione.