Vernissage 8 Giugno ore 18:30
I fatti di seguito narrati, sono quelli accaduti nelle vicinanze di un McDonald e di una chiesa sconsacrata, tra il Duomo e Piazza S.Babila tra la metà e la fine degli anni Novanta, sono questi, fatti reali. Si tratta degli ultimi anni di aggregazione spontanea nelle strade e nelle piazze di Milano, gli ultimi anni di reale attaccamento a quei luoghi da cui tutte le successive esperienze, nel bene e nel male, trovavano origine. E’ in questi luoghi, che l’arte urbana nasce attraverso la sensibilità di chi, notte e giorno, con la neve come con il sole d’agosto, ha saputo guardare oltre la schiettezza e la ruvidità dell’ambiente in cui si trovava ed ha saputo reinventare e fare proprie certe realtà, andando a coglierne la ricchezza e l’unicità.
Le opere che CANO 16K porta in mostra ad Avantgarden sono quindi i racconti di un cronista di strada, sono la rappresentazione pittorica di avvenimenti ben definiti nello spazio e nel tempo, storie vissute in prima persona e rielaborate in forma astratta. Nello specifico, l’oggetto della serie esposta in galleria è costituito dai numerosi scontri, fisici e verbali, scaturiti in quegli anni. Se la rapidità di certi gesti, di certi fendenti sferrati ad un avversario, sono ben espressi dalla gestualità e dalla maniera che Cano ha di segnare la tela, la capacità di ritrovare la calma nei momenti più concitati ed una certa ironia nel rielaborare a freddo ciò che era accaduto in pochi istanti è riutilizzata da questo artista nella riflessione che caratterizza la fase precedente alla concreta realizzazione pittorica dei suoi ricordi.
Attraverso questa serie di rappresentazioni , attraverso la cristallizzazione di fatti e protagonisti di quel periodo, CANO pone quindi la realtà su di un piano mitologico, un piano assoluto e simbolico, riconoscibile anche da chi, pur non avendo vissuto.
Davide Giannella