Avantgarden Gallery

Avantgarden Gallery
Vernissage 12 Marzo 2025 – ore 18.30 – Via Tertulliano 68, Milano
Dal 13 marzo al 12 aprile 2025
Dal mercoledì al sabato dalle 14.00 alle 19.00

ITA

Arcana Arcanorum è una mostra collettiva dedicata ai pionieri del Graffiti Writing newyorkese degli anni Ottanta e della Street Art internazionale. Non solo.

Arcana Arcanorum dischiude un varco percettivo che conduce il visitatore oltre la superficie estetica del Graffiti Writing, penetrando nella sua dimensione più occulta e iniziatica. Il titolo stesso richiama l’essenza di ciò che è velato e inaccessibile, facendo riferimento all’“arcano degli arcani”, il segreto supremo che, nella tradizione esoterica e alchemica, rappresenta il culmine del sapere riservato a pochi eletti. Questo concetto si presta come chiave di lettura privilegiata per interpretare il writing non solo come espressione artistica urbana, ma come un vero e proprio rito di passaggio, un gesto iniziatico carico di significati ancestrali.

Nel contesto del Graffiti Writing, l’atto del tracciare una lettera su una superficie non si riduce a un puro esercizio estetico o vandalico. Esso assume la forma di un gesto rituale, attraverso il quale l’artista si misura con l’occulto e l’invisibile instintuale. Il writer è iniziato non solo alla pratica del segno, ma a un codice di conoscenza, un linguaggio sotterraneo che sfugge alle logiche del visibile e del consentito. Scrivere su un treno o su un muro significa varcare una soglia, profanare uno spazio, imprimere un marchio che è insieme presenza e invisibilità, affermazione e scomparsa. È un gesto che risuona come un’incursione nella notte dell’inconscio collettivo. In questa chiave, l’opera di Rammellzee emerge come il fulcro teorico e concettuale della mostra. La sua Letter Racers Theory trasfigura le lettere dell’alfabeto in entità belliche, strumenti di liberazione dalla tirannia linguistica imposta. Il writer diviene così l’iniziato che, attraverso il gesto del segno, partecipa a una battaglia simbolica, il cui scopo è la riconquista del linguaggio e dei luoghi come strumenti di autodeterminazione per un cambiamento radicale dello status quo.

Il riferimento al “segreto dei segreti” dunque, si presta perfettamente anche a descrivere il potenziale trasformativo del Graffiti Writing: un’arte nata ai margini, carica di mistero e intrinsecamente sovversiva, capace di trasmutare il caos urbano in una potente forma di comunicazione visiva che allo stesso tempo gioca sull’anonimato e sull’essere totalmente riconoscibile. Il riferimento si riallaccia alla tradizione iniziatica del Rito Misraim, una delle più antiche correnti esoteriche, che considerava la veggenza come un potere riservato a pochi eletti.

Analogamente, il Graffiti Writing ha rappresentato per decenni un codice arcano, un linguaggio criptico diffuso attraverso i treni e i muri di New York, accessibile solo a chi ne conosceva le regole e i significati profondi. Simboli e segnali iper-visibili emergenti dalle intenzioni artistiche e comunicative di coloro rimasti invisibili.

Questa esposizione segna inoltre un momento storico nella rilettura del Gothic Futurism di Rammellzee: per la prima volta, sotto lo stesso tetto, vengono riuniti A-One, Kool Koore e Toxic, le tre lettere del suo alfabeto armato. Se Rammellzee teorizzava che le lettere dovessero liberarsi dalla tirannia del linguaggio per diventare entità autonome e belliche, questi tre artisti hanno incarnato questa visione nel panorama del writing. A-One, con la sua fusione tra il gesto pittorico e il lettering esplosivo; Kool Koore, interprete di una scrittura frenetica e iconoclasta; Toxic, il più giovane del gruppo, che ha spinto il Graffiti Writing verso una dimensione pittorica dirompente. La loro presenza in Arcana Arcanorum non è solo un omaggio a una generazione di innovatori, ma una riscoperta della matrice concettuale che ha reso il writing una delle rivoluzioni artistiche più potenti del Novecento.

Le opere selezionate per Arcana Arcanorum offrono quindi un viaggio nella dimensione alchemica di questo movimento artistico. Dai colori esplosivi e dalle forme ipnotiche ai codici criptici che popolano le opere, ogni pezzo rappresenta un tassello di quella rivoluzione visiva che ha trasformato i muri di New York in quello che spesso viene definito un “museo a cielo aperto”. Attraverso questa mostra, Avantgarden Gallery invita il pubblico a scoprire il graffito come gesto rituale, come segno iniziatico che trascende la superficie per entrare nell’immaginario, rivelando il potere arcano del segno di farsi veicolo di una conoscenza occulta e intima, capace di dischiudere dimensioni simboliche profonde e di instaurare un dialogo silente tra l’opera e l’inconscio collettivo, là dove l’arte si configura non solo come espressione estetica, ma come atto sacrale e sociale di trasformazione.

Arcana Arcanorum non è solo una mostra, ma un necessario laboratorio di senso, dove l’arte diventa alchimia e il segno si fa simbolo. Avantgarden Gallery conferma la sua capacità di costruire narrazioni complesse e stratificate, offrendo una lettura profonda del Graffiti Writing come fenomeno artistico e culturale. Il graffiti non è più semplice espressione di ribellione urbana, ma atto rituale, gesto sacro che custodisce e tramanda un sapere arcano. Una mostra che non si limita a celebrare la storia, ma che interroga il presente e il futuro del segno e della sua forza trasformativa.

Gli artisti in mostra

1UP, A One, Andre, Augustine Kofie, Banksy, Bordalo 2, Cleon Peterson, Crash, Daze, Doze Green, East Erik, Faust Nyc, Futura 2000, Invader, J.R., Keith Haring, Kool Koor, Mark Jenkins, Jonone, Lister, Martin Wong, Mosa Pal, Nunca, Obey, Os Gemeos, Paajoewks, Phase 2, Quick, Rammellzee, Revok, Rero, Sharp, Stohead, Toxic, Zlotykamien.

Testo critico di Francesca Holsenn.

EN

Arcana Arcanorum is a collective exhibition dedicated to the pioneers of New York’s 1980s Graffiti Writing and the broader realm of international Street Art. But it is more than that. Arcana Arcanorum opens a perceptual gateway, leading visitors beyond the aesthetic surface of Graffiti Writing into its most arcane and initiatory dimension. The title itself evokes the essence of what is veiled and inaccessible, referring to the “arcane of arcana,” the supreme secret that, within esoteric and alchemical traditions, symbolizes the pinnacle of knowledge reserved for a select few. This concept serves as a privileged interpretive lens, allowing graffiti to be perceived not merely as urban artistic expression but as an authentic rite of passage—an initiatory act laden with ancestral significance.

In the context of Graffiti Writing, the act of marking a letter on a surface is not a mere aesthetic or rebellious gesture. It is a ritual action, whereby the artist confronts the unseen and the instinctual invisible. The writer is initiated not only into the practice of the mark but into a code of knowledge —a subterranean language that escapes the logic of the visible and the permissible. To write on a train or a wall is to cross a threshold, to profane a space, to leave an imprint that is both presence and absence, assertion and disappearance. It is a gesture resonating as an incursion into the night of the collective unconscious.

Within this framework, Rammellzee’s work emerges as the theoretical and conceptual fulcrum of the exhibition. His Letter Racers Theory transfigures the alphabet into militant entities, instruments of liberation from imposed linguistic tyranny. The writer becomes the initiate, engaging through the act of marking in a symbolic battle aimed at reclaiming language and space as tools of self-determination and agents of radical change.

The reference to the “secret of secrets” perfectly describes the transformative potential of Graffiti Writing—an art form born on the margins, steeped in mystery and inherently subversive, capable of transmuting urban chaos into a powerful visual language that oscillates between anonymity and distinct recognition. This reference also resonates with the initiatory tradition of the Rite of Misraim, one of the oldest esoteric currents, where visionary insight was regarded as a power reserved for the few. Similarly, Graffiti Writing has, for decades, functioned as an arcane code—a cryptic language disseminated through New York’s trains and walls, accessible only to those versed in its profound rules and meanings. Hyper-visible symbols and signals emerged from the artistic and communicative intentions of those who remained invisible.

This exhibition also marks a historic moment in revisiting Rammellzee’s Gothic Futurism: for the first time under one roof, A-One, Kool Koore, and Toxic — the three letters of his “armed alphabet” — are reunited. If Rammellzee theorized that letters must liberate themselves from linguistic tyranny to become autonomous and militant entities, these three artists embodied that vision within the writing landscape. A-One, with his fusion of gestural painting and explosive lettering; Kool Koore, an interpreter of frenetic and iconoclastic script; and Toxic, the youngest of the group, who propelled Graffiti Writing towards a disruptive pictorial dimension. Their presence in Arcana Arcanorum is not only a tribute to a generation of innovators but also a rediscovery of the conceptual matrix that rendered writing one of the most powerful artistic revolutions of the twentieth century.

The works selected for Arcana Arcanorum thus offer a journey into the alchemical dimension of this artistic movement. From explosive colors and hypnotic forms to cryptic codes embedded within the pieces, each work represents a fragment of the visual revolution that transformed New York’s walls into what is often described as an “open-air museum.” Through this exhibition, Avantgarden Gallery invites the public to explore graffiti as a ritual gesture, an initiatory sign that transcends the surface to enter the realm of imagination, revealing the arcane power of the mark as a vehicle of occult and intimate knowledge. It opens symbolic dimensions and establishes a silent dialogue between artwork and the collective unconscious — where art is not merely an aesthetic expression but a sacred and social act of transformation.

Arcana Arcanorum is not just an exhibition but a necessary laboratory of meaning, where art becomes alchemy, and the mark becomes a symbol. Avantgarden Gallery reaffirms its ability to craft complex and layered narratives, offering a profound interpretation of Graffiti Writing as an artistic and cultural phenomenon. Graffiti emerges not merely as an expression of urban rebellion but as a ritual act—a sacred gesture that preserves and transmits arcane knowledge. This is an exhibition that goes beyond celebrating history; it questions the present and future of the mark and its transformative power.

Francesca Holsenn

Exhibiting Artists

1UP, A-One, Andre, Augustine Kofie, Banksy, Bordalo 2, Cleon Peterson, Crash, Daze, Doze Green, East Erik, Faust NYC, Futura 2000, Invader, J.R., Keith Haring, Mark Jenkins, JonOne, Lister, Martin Wong, Mosa Pal, Nunca, Obey – Shepard Fairey, Os Gemeos, Paajoewks, Phase 2, Quick, Rammellzee, Retna, Revok, Sharp, Stohead, Toxic, Gérard Zlotykamien.